Chi Siamo
Oggi voglio raccontarvi una storia, la storia che mi ha portato sino a qui, ad affidare le parole che state leggendo ad una tastiera e ad un monitor. Eppure, quando tutto è iniziato nel 1929 le cose erano molto diverse. Sino ad allora mio nonno Ernesto aveva lavorato come fattore dei Conti di Rovasenda e con i suoi risparmi iniziò ad affittare i terreni agricoli dell’area pedemontana detta “Baraggia Vercellese”. Sono terreni argillosi quelli, poco fertili e ancora da bonificare. Con il duro lavoro e molta buona volontà, riuscì a convertire brughiere e pascoli incolti alla coltivazione del riso. Non si produceva come nel vicino vercellese, ma da subito si capì che la qualità era superiore. Nel corso degli anni il nonno riuscì ad acquistare parte delle terre e la Cascina San Felice. Negli anni ’50, grazie all’arrivo di mio papà Pietro in azienda, è stato possibile incrementare le superfici adibite alla coltivazione ed acquistare la Cascina Collobiè con i suoi terreni.
In seguito Emanuele – il sottoscritto – da sempre convinto che il riso coltivato in questa zona avesse qualità superiori, aderisce con entusiasmo alla valorizzazione della “DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese”, riconoscimento europeo ottenuto nel 2007. Ora la quarta generazione si sta preparando per valorizzare ciò che finora abbiamo ottenuto: Edoardo gioca a calcio ed è iscritto alla facoltà di Scienze delle Comunicazioni. Edilberto frequenta l’Istituto Alberghiero Privato di Arona. Francesca è ancora giovane e vorrebbe aiutare Edilberto. Mariachiara vuole diventare la mia segretaria, ma per le ragazze è ancora presto, hanno 10 e 11 anni! Ogni mattina la sveglia suona alle 6.30 per tutti, a volte è tosta, ma se siamo arrivati fino a qui è grazie a tre generazioni che dedicano le proprie giornate e la propria vita ai campi, alle loro coltivazioni. Rincorrendo un sogno che ci unisce: vendere direttamente il prodotto che produciamo da ottantasei anni. Quel sogno oggi sta diventando realtà e ha un nome: “Riso Goio 1929″.
Emanuele (Lele)